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Consigli e riferimenti normativi su come aprire un bed and breakfast

I Bed and Breakfast sono strutture ricettive a conduzione famigliare, gestite da privati, che utilizzando parte della propria abitazione, forniscono agli ospiti alloggio e prima colazione; l'unità abitativa in cui viene intrapresa l'attività, deve essere residenza o dimora, della famiglia ospitante.

Aprire un Bed and Breakfast è un'attività ricca di soddisfazioni, che richiede investimenti e tempo limitato, ed è un modo innovativo per utilizzare gli spazi liberi del proprio alloggio. Per aprire un Bed and Breakfast, la procedura è piuttosto semplice: basta recarsi presso l'Ufficio Turistico del comune di residenza (lo IAT o l'APT) e fare denuncia di inizio attività (tramite domanda in carta da bollo), comunicando anche i prezzi che si intendono applicare, i quali dovranno essere affissi dietro le porte delle camere degli ospiti. 
I prezzi applicati agli ospiti, dovranno essere sempre compresi tra la soglia massima e quella minima dichiarata in precedenza, le eccezioni avvengono in caso di gruppi organizzati di almeno 10 persone (esclusi accompagnatori ed interpreti al seguito), soggiorno superiore ai 15 giorni, bambini sotto i 6 anni. Per intraprendere un attività di B&B, non è necessaria l'apertura della partita IVA, infatti, se l'attività viene esercitata in modo saltuario (con un'interruzione di almeno 90 giorni), non dovrà essere emesso nessun documento fiscale all'atto del pagamento. Rimane, ovviamente, obbligatoria, la denuncia delle persone alloggiate al Bed and Breakfast, alle Autorità di Pubblica Sicurezza (Carabinieri e Polizia). 
Per aprire un Bed and Breakfast, bisogna rispettare alcuni requisiti minimi che riguardano la struttura: il numero delle camere varia a seconda della regione (solitamente il numero minimo è di 3 camere) e sono previsti un numero massimo di camere da letto utilizzabili (il numero di posti letto totale, generalmente, non deve superare quota 6). Le superfici delle camere, di norma, vanno dai 14 mq (minimi) per la camera matrimoniale, agli 8 mq della camera singola; la cucina, se luogo adibito a breakfast, dovrà misurare 6 mq ai quali vanno aggiunti 0,5 mq per ogni persona alloggiata, se il locale per la colazione è separato dalla cucina, sono sufficienti i 6 mq (anche in questo caso, i dati possono cambiare da regione a regione). 
Anche le camere ed i bagni devono seguire alcuni requisiti minimi, il bagno (almeno uno ogni tre camere), dovrà contenere: water, bidet, lavabo, vasca o doccia, specchio, presa di corrente, pulsante di chiamata allarme (oltre a energia elettrica, acqua calda e riscaldamento); tutti gli impianti (elettrici, a gas, di riscaldamento), devono essere conformi alle norme di sicurezza. All'interno delle camere, invece, non dovranno mancare: un letto, un comodino, una lampada ed una sedia per persona, un armadio, uno specchio, una presa di corrente ed un cestino porta rifiuti. 
I servizi principali riguardano la pulizia dei locali (che deve avvenire quotidianamente e ad ogni cambio di ospite) e la fornitura della biancheria (da effettuare almeno due volte alla settimana e ad ogni cambio di ospite). Per quanto riguarda la colazione, devono essere utilizzati esclusivamente cibi e bevande confezionati, non necessariamente di natura industriale: è possibile servire anche cibi freschi di pasticcerie e panetterie (acquistati presso gli artigiani locali) in modo da privilegiare la gastronomia locale, purchè consumati in giornata. 
Frutta e pane sono gli unici alimenti somministrabili “sfusi” (in quanto la loro freschezza è visibile anche ad una prima vista), il latte deve essere pastorizzato, caffè e the, invece, possono essere preparati al momento (non è possibile, invece, somministrare cibi preparati in casa come ad esempio torte, paste, ecc..). Per chi desidera intraprendere questa attività, esistono alcuni corsi specifici che informeranno sulla normativa e sulle disposizioni di legge (la maggior parte di questi corsi sono a pagamento).